Intervista alla cantafiorista Rosalba Piccinni. Fra flower design, musica jazz e delizie culinarie
Flower design, musica jazz e arte culinaria, per Rosalba Piccinni la creatività non ha confini. A tu per tu con la cantafiorista che ha portato l’antico rito della serenata nella contemporaneità, per scoprire che il vero talento nella vita è avere il coraggio di seguire la propria identità.
Se il suo nome anticipa una professione che è un’arte; il connubio chioma fulva- carnagione candida rispecchia le sue composizioni floreale di ispirazione preraffaelita. Icona del flower-design, voce di punta del panorama jazz e imprenditrice del settore della ristorazione; Rosalba Piccinni si definisce anzitutto una “cantafiorista”.
È inizio agosto quando Rosalba mi da appuntamento da Potafiori: un angolo di paradiso nel cuore di Milano, dove il tempo è scandito dal ritmo della natura e delle note musicali. Il mix abito bianco e rossetto purpureo sottolinea una personalità in cui dolcezza e passione, travolgenza creativa e rigore professionale si fondono piacevolmente. Ci sediamo circondate da gerbere,
rose e orchidee, e incomincia un racconto avvincente, inframmezzato solo da qualche sorso di acqua aromatizzata allo zenzero.
1- Come ha avuto inizio la passione per i fiori e com’è riuscita a trasformarla in un’autentica professione? – Rosalba Piccinni- Tutto è iniziato per bisogno. Dopo aver cambiato svariate professioni, capitai a lavorare in un negozio di fiori in provincia di Bergamo. Apprezzai subito la parte artistica del lavoro di fioraia: credo infatti che comporre un mazzo o un allestimento più complesso sia quasi assimilabile alla creazione di un’opera d’arte. Negli anni da dipendente ho cercato di imparare il più possibile, finché nel 1997 trovai il coraggio di aprire la mia prima attività. Oggi mi ritengo fortunata: ho tre spazi (ndr. Fiori Bergamo, Fiori Milano e Potafiori) che mi danno grandi soddisfazioni e spero di poter crescere ancora tanto. 2- Quali sono le fonte d’ispirazione per creare le sue composizioni floreali: vere e proprie opere a cavallo fra arte e design? – R.P.- Credo che il punto di partenza debba sempre essere il dialogo con il cliente: capirne i gusti, le esigenze e i motivi che lo hanno portato a rivolgersi a noi.Poi innumerevoli sono gli elementi che fungono da ispirazione, rubo moltissimo al mondo dell’arte e dell’architettura. La fortuna di vivere a Milano in questo aiuta molto, infatti mi è possibile vedere mostre ed esibizioni differenti quasi tutte le settimane. Ma in generale mi sento di poter dire che qualsiasi esperienza possa essere ispirazione, basta porsi con atteggiamento propositivo e curioso. | ![]() |
3- La musica ha sempre fatto parte della sua vita, ma è con le Serenate Metropolitane Contemporanee a domicilio che la sua voce ha preso il sopravvento. Com’è nata l’idea di riproporre quest’antico rito di corteggiamento in chiave attuale? Come si svolgono le sue serenate?
– R.P.- Rischiando di sembrare ripetitiva ammetto che le serenate metropolitane sono nate per caso, o meglio per gioco. Parlando con alcuni amici e clienti ci stavamo interrogando su come un gesto potesse cancellare un errore commesso e fare si che l’amato ci perdonasse; arrivammo alla conclusione che l’unica soluzione possibile fosse mostrarsi a cuore aperto. Per dimostrare ciò sono nate le serenate. Le serenate molto spesso avvengono direttamente all’interno dell’abitazione del ricevente: quando mi presento alla porta insieme a musicisti dall’incredibile spessore, appena questa si apre inizio a cantare, omaggiando nel contempo il destinatario con una composizione floreale. Il bello di queste serenate è il contatto emotivo con chi le riceve; infatti, entrando fisicamente in casa delle persone, portando un messaggio d’amore, si crea una situazione unica e di eccezionale intimità. Da queste esperienze nascono anche amicizie incredibili, una delle più belle e che ancora vive è quella con Antonella (ndr. Antonella Clerici, che -come dono dal compagno Vittorio Garrone – ha ricevuto una serenata di Rosalba accompagnata da 200 rose).
4- Da questo momento per la sua musica arriva il successo nazionale, grazie a una voce avvolgente e a uno stile fortemente identitario, ma capace di abbracciare situazioni differenti: dal Blue Note al matrimonio Hunziker-Trussardi, dall’album Arrivi all’evento Unicredit…
– R.P.- Il matrimonio Hunziker-Trussardi è stata una bellissima esperienza, soprattutto per la fiducia concessa da Tomaso; che – dopo avere fatto semplicemente un provino – mi hanno lasciata libera anche sulla scelta dei musicisti, questo mi ha riempito di gioia. Recentemente l’esperienza a Palazzo Mezzanotte, all’interno del Mid-night Jazz Festival, è stata una sorpresa incredibile: avere la possibilità di partecipare ad un festival con nomi come Fabio Concato e Leroy Jones è stato bellissimo. Il Blue Note è un altro tassello fondamentale nella mia carriera da cantante, nonché fonte di grande soddisfazione: i dodici concerti sold-out collezionati mi riempiono di orgoglio. Spero di riuscire a replicare l’11 Settembre…
5- E’ proprio dall’amore fra lei e il suo pubblico, che nel 2015 nasce Potafiori: laboratorio floreale e bistrot che la sera cambia pelle e diventa ristorante: qui l’arte dei fiori e della musica incontra quella del cibo…e non solo.
– R.P.- Esatto, tutto è nato dai miei precedenti due negozi di fiori, dove capitava di organizzare piccoli aperitivi con amici che suonavano e i clienti più affezionati che partecipavano alla festa, solo che molto spesso lo spazio non era sufficiente a contenere tutte le persone che si presentavano. Per questo ho deciso di lanciarmi nella ristorazione: mondo incredibilmente faticoso e competitivo, ma che –ammetto- sta dando molte soddisfazioni. Vedere le persone abbandonare POTAFIORI con il sorriso e felici dell’esperienza provata mi rende fiera di quello che insieme al mio team siamo riusciti a creare.
6- E per finire: sogni futuri e progetti imminenti? Sono certa che ci stupirà.
– R.P.- I sogni sono sempre tanti e i progetti ogni giorno di più, credo di essere iperattiva; quelli di cui posso parlare sono Potalove ed un libro di prossima uscita. POTALOVE è un progetto inedito, che abbiamo presentato allo scorso Salone del Mobile e che vuole rivoluzionare l’industria funebre, approcciandosi in modo nuovo al momento della morte. Per quanto riguarda il libro invece ringrazio Vallardi che, come editore, mi sta dando la grandissima opportunità di raccontare svariati aneddoti della mia vita in un testo, che vuole essere un’altra occasione di condivisione di piccoli momenti e grandi emozioni.
In attesa di leggere l’emozionante racconto di Rosalba nel suo libro, il comitato italiano del NMWA vi suggerisce di “assaporare” il mondo onirico della cantafiorista da Potafiori ….

(Testo di Federica Galassi)